Sbagliare per evolvere nella vita
Quante volte hai sbagliato nella vita?
E quante volte ti sei condannato per quegli sbagli, come se fossero un’etichetta indelebile?
La verità è che tutti noi abbiamo commesso errori. Non esiste essere umano che non abbia fatto almeno una cavolata. E, paradossalmente, se qualcuno afferma di non aver mai sbagliato, probabilmente sta già commettendo un errore: quello di non voler vedere.
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Esperienza nell’errore
L’errore ti modellaL’errore ti modella
È ora di iniziare a cambiare il linguaggio che usiamo verso noi stessi.
Quante volte ci diciamo frasi come:
- “Ho sbagliato, ormai non posso più cambiare.”
- “Sono fatto così.”
- “È andata male, non ci provo più.”
Queste affermazioni diventano gabbie mentali, limiti interiori.
Ma ogni giorno, quando ci svegliamo, abbiamo una nuova possibilità.
Una nuova versione di noi stessi ci aspetta, pronta a fare scelte diverse, a imparare, a evolvere.
Scegli chi vuoi essere
Ogni mattina è un piccolo reset.
Puoi decidere:
- Chi vuoi essere oggi.
- Come vuoi comportarti.
- Che energia vuoi portare nel mondo.
- Come vuoi relazionarti con gli altri (e con te stesso).
Questo è cambiamento vero. Non negare ciò che è stato, ma integrare l’esperienza e crescere.
Gli errori, se visti con occhi diversi, sono esperienze preziose.
Servono. Ti formano. Ti rendono più consapevole.
E soprattutto, ti rendono più grande anche a livello energetico.
Più forte, più centrato, più vivo.
Riconnettersi alla propria luce
Quando smettiamo di etichettare ogni cosa come “giusto” o “sbagliato”, iniziamo a portare luce nella nostra storia personale.
Diamo valore anche a ciò che non è andato come volevamo.
E questa è guarigione.
La verità è che ci perdiamo spesso nel quotidiano.
Presi dalle scadenze, dalle aspettative, dal bisogno di riuscire e di realizzare, dimentichiamo chi siamo.
Soprattutto in quella fase di passaggio dai 20 ai 30 anni, dove ci sentiamo pressati a “concretizzare”, a “dimostrare”, a “trovare la nostra strada”.
Ma la confusione nasce quando perdiamo il contatto con il nostro essere spirituale.
Quando dimentichiamo che siamo molto più del nostro lavoro, dei nostri risultati, delle nostre prestazioni.
Siamo luce.
Siamo anima.
Siamo profondità.
E questo va ricordato, ogni singolo giorno.
L’errore non è il problema. Il problema è rimanerci bloccati.
Rimanere fermi nel pensiero “Ho sbagliato, ormai è finita” è un inganno.
Tutti sbagliano. Ma pochi hanno il coraggio di perdonarsi e andare avanti.
Impariamo a dire:
- “Mi perdono.”
- “Da questo imparo.”
- “Mi rialzo.”
- “Scelgo di non ricaderci.”
Perché l’importante non è non sbagliare mai, ma riconoscere l’errore come punto di svolta.
Un’occasione per ritrovare la direzione.
E ritrovare la direzione significa ritrovare se stessi.
Fatti domande nuove
Invece di continuare a rimuginare, prova a porti domande che ti aiutino davvero:
- Chi sono oggi?
- Dove voglio andare?
- Cosa mi serve per evolvere?
- Come posso rimettere ordine nella mia vita?
Riavvolgi il nastro mentale.
Resetta.
Ricomincia.
Come quando il computer si blocca: premi il tasto RESET e riparti.
Problema risolto.
Qual è il tuo “errore critico”?
Ti invitiamo a riflettere e, se vuoi, condividere con noi:
Qual è stato l’errore che ti ha segnato di più?
O, con un pizzico di ironia: qual è stato il tuo “orrore”?
Scrivilo nei commenti.
Raccontaci qual è stato il tuo punto critico e come stai provando a trasformarlo.
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Sono un Ricercatore Olistico Specializzato in Cristalloterapia Eterica.
Insegno, divulgo, viaggio e amo il silenzio e la meditazione.
Puoi scrivermi a corrado.marchetti@gmail.com Seguimi sui social