Il superamento dei limiti dell’uomo
Ma cos’è davvero questa nuova dimensione?
È uno spazio di scoperta, di espansione, di superamento dei limiti umani che diamo troppo spesso per scontati. Oggi in questa speciale puntata si parla di andare oltre…
Puoi approfondire gratuitamente nel triplo formato video, audio e scritto che trovi scorrendo questa pagina.
Oltre i limiti
limitiIl lavoro su di sé: la chiave per sfondare i limiti
Ribadiamolo ancora: per accedere a una nuova dimensione è necessario lavorare su noi stessi. È un percorso che inizia – o si approfondisce – attraverso pratiche semplici ma potentissime:
- meditazione
- silenzio consapevole
- ritorno al proprio centro
Questo lavoro interiore permette di sfondare i limiti dell’essere umano, quei confini invisibili che spesso ci fanno credere di aver “già visto tutto”, di non avere più nulla da scoprire.
Quante persone dicono: “Non c’è più niente da fare, mi annoio della vita”?
Eppure, quando entri in una vera fase di centratura, scopri l’opposto: non si finisce mai.
Ogni limite superato apre una nuova soglia. Ogni soglia conduce a zone energetiche diverse, a interazioni nuove, a veri e propri mondi interiori.
Scoprire strati di realtà e parti sconosciute di sé
La nuova dimensione è fatta di strati. Quando inizi a perlustrare queste dimensioni interiori, accade qualcosa di straordinario:
si attivano parti di te che non pensavi nemmeno esistessero.
È come un addestramento sottile e progressivo che porta all’emergere di capacità che spesso associamo alla fantascienza o ai supereroi, ma che in realtà appartengono al potenziale umano:
- visione remota
- viaggi interiori e astrali
- interazione con i sogni
- accesso a luoghi senza spostamento fisico
Non sono “poteri” nel senso spettacolare del termine, ma funzioni latenti della psiche e dello spirito che si risvegliano quando sei centrato, etico e consapevole.
Diventare un canaleDiventare canale: intuizione e realtà che si trasforma
Nel mondo olistico si parla spesso di canalizzazione, di diventare un canale. Questo avviene attraverso una serie di “switch” interiori che partono, simbolicamente, dall’apertura del terzo occhio.
All’inizio è piccolo, quasi impercettibile.
Ma più lavori su di te, più interroghi la realtà, più metti in pratica ciò che intuisci, più questa apertura cresce e si radica nella vita quotidiana.
E qui arriva un punto fondamentale:
non è qualcosa che resta “lassù”, in una dimensione separata.
È qualcosa che porti qui, nel lavoro, nelle relazioni, nelle scelte quotidiane.
L’intuizione, per esempio, è un vero e proprio potere pratico.
Quando la nutri, la sperimenti e la assecondi:
- ti aiuta anche nei lavori più ordinari
- ti fa cogliere il momento giusto
- ti dà un boost decisionale ed energetico
Ma l’intuizione va coltivata. Se non la ascolti, non si struttura, non si fortifica.
Interagire con la dimensione invisibile
Interagire con la nuova dimensione significa anche entrare in relazione con ciò che non vediamo:
- sogni lucidi
- viaggi astrali
- dimensioni sottili
Forse non sono solo sogni.
Forse sono viaggi dell’anima.
Immagina di “andare” in un luogo che ami, anche se fisicamente non puoi. Sentirti lì, percepirne l’energia. In quei momenti accade qualcosa di reale: ti rigeneri.
È il corpo astrale che si ricarica, e il beneficio si riflette poi:
- nel corpo fisico
- nella mente
- nelle emozioni
Espandersi significa sentire di essere più grandi, di occupare uno spazio energetico più ampio e strutturato.
Cosa succede se non hai mai un’interazione spirituale?
Se non costruisci mai e non alleni mai l’energia spirituale potresti rimanere indietro. Perdere il collegamento spirituale o non saper proprio come farlo nascere è un vero peccato!
Viviamo in un mondo che corre veloce, dove l’attenzione è quasi sempre rivolta all’esterno: lavoro, obiettivi, prestazioni, risultati. In questo ritmo frenetico, la dimensione spirituale viene spesso messa da parte, considerata superflua o poco concreta. Eppure, ignorarla può avere conseguenze profonde, anche se silenziose.
Non avere un’interazione spirituale non significa necessariamente vivere male, ma spesso vuol dire vivere in modo incompleto. La spiritualità, indipendentemente dalla religione o dalle convinzioni personali, rappresenta uno spazio interiore di ascolto, di connessione e di significato. È il luogo in cui ci si ferma a chiedersi chi siamo davvero, cosa ci muove e quale direzione vogliamo dare alla nostra vita.
Quando questa dimensione viene trascurata, può emergere una sensazione di vuoto difficile da spiegare. Si può avere tutto “in ordine” all’esterno e sentirsi comunque disallineati, stanchi dentro, come se mancasse un tassello fondamentale. L’energia spirituale, infatti, non è qualcosa di astratto:
influisce sul modo in cui affrontiamo le difficoltà, gestiamo le emozioni e costruiamo relazioni autentiche.
Allenare l’energia spirituale non richiede gesti eclatanti o pratiche complesse. Spesso inizia da piccoli momenti di consapevolezza: il silenzio, la riflessione, la meditazione, la preghiera, il contatto con la natura o semplicemente l’ascolto sincero di sé. Sono atti semplici, ma potenti, che aiutano a creare un ponte tra ciò che siamo e ciò che sentiamo di poter diventare.
Chi non sviluppa mai questo collegamento rischia di vivere “in superficie”, reagendo agli eventi senza mai comprenderli fino in fondo. La spiritualità, invece, offre profondità: permette di dare un senso anche alle esperienze difficili, trasformandole in occasioni di crescita. Senza questo sguardo interiore, si può rimanere bloccati nella frustrazione, nella paura o nella ripetizione degli stessi schemi.
Perdere il collegamento spirituale o non sapere come farlo nascere è davvero un peccato, perché significa rinunciare a una risorsa preziosa che è già dentro di noi. Non si tratta di diventare qualcun altro, ma di tornare a se stessi.
Tornare a capire la fonte spirituale e sentirla addosso è l’obiettivo che devi porti.
Riscoprire una parte autentica che spesso viene soffocata dal rumore quotidiano questo è un impegno che devi far partire subito.
Coltivare la spiritualità è un atto di cura personale. È un investimento a lungo termine che non promette soluzioni immediate, ma dona equilibrio, chiarezza e una forza interiore capace di sostenere anche nei momenti più complessi. In un mondo che spinge sempre a fare di più, la spiritualità ci ricorda l’importanza di essere di più.
Centratura: non postura, ma equilibrio energetico
La centratura non è solo una questione di postura o di atteggiamento esteriore.
È equilibrio interno.
Essere centrati significa avere un’energia:
- calibrata
- efficiente
- focalizzata
Un’energia produttiva, presente in ciò che fai, capace di trasformarsi in azione, creazione, avanzamento. È un processo fatto di tanti tasselli, come un domino che cade pezzo dopo pezzo, richiedendo attenzione, costanza e focus.
Consigli finaliConclusione
Siamo alla chiusura di un anno e all’apertura di uno nuovo.
Questo è il momento giusto per una scelta chiara:
👉 dire no alla noia
👉 dire sì alla curiosità
Sì alla scoperta.
Sì alla nuova dimensione.
Sì a un cammino più consapevole, profondo e vivo.
Perché quando inizi davvero a esplorare, capisci una cosa fondamentale:
non c’è fine alla scoperta di ciò che sei.
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Evento gratuitoEvento gratuitoSono un Ricercatore Olistico Specializzato in Cristalloterapia Eterica.
Insegno, divulgo, viaggio e amo il silenzio e la meditazione.
Puoi scrivermi a corrado.marchetti@gmail.com Seguimi sui social