Prana per il corpo e le emozioni

bruxismo depressione

Capire il significato del bruxismo

Oggi voglio raccontarvi la storia di Marta, una ragazza che è venuta da me per chiedere aiuto. Questo ci permetterà di capire come funziona la pranoterapia, secondo il metodo che insegniamo.

Puoi approfondire gratuitamente nel triplo formato video, audio e scritto che trovi scorrendo questa pagina.

Il meccanismo dietro la malattia

L’origine del problema

L’origine del problema

Quando lavoriamo con una persona nuova, che non conosciamo, la prima cosa che faccio è un check-up pranico. Senza che il paziente mi dica nulla – senza nemmeno accennare ai sintomi – io inizio a “leggere” il suo campo energetico.
Nel caso di Marta, la prima informazione che mi è arrivata è stata il bruxismo: un problema che può manifestarsi in modo più o meno grave, spesso notturno, legato alla contrazione involontaria della mandibola. Quando gliel’ho detto, Marta me lo ha confermato.
Le ho spiegato le sensazioni che ho percepito: le avverto fisicamente, nel mio corpo, attraverso il flusso del prana. Il mio prana entra in contatto con il suo corpo pranico e ne percepisce le disarmonie.

Quando gliel’ho detto, è rimasta colpita: soffre di bruxismo da quando aveva circa vent’anni. Ora ne ha 31.
Ma le ho spiegato che non si tratta solo di un problema fisico. È fondamentale capire questo: spesso dietro un sintomo corporeo si nasconde un disagio emotivo o mentale.
Nel suo caso, il bruxismo era collegato a un senso di colpa: si sentiva responsabile per non aver potuto aiutare abbastanza i genitori, quando ancora viveva a casa.
Dopo essersi trasferita per l’università, questa sensazione di colpa è rimasta dentro di lei, congelata.

Perché è così importante capire l’origine emotiva di un problema?
Perché se ci limitiamo a trattarlo fisicamente con ad esempio dei massaggi possiamo alleviare il sintomo, ma non sradicarlo.
Il vero nodo è nel corpo energetico. Il prana agisce proprio lì, dove la medicina tradizionale spesso non arriva.
Nel mio lavoro, prima alleggerisco il problema, poi rafforzo il corpo pranico della persona, aiutandola a sentirsi più autonoma, più forte, più capace di gestire il disagio.

Come affrontare la malattia

Come affrontare la malattia

Quello che succede è che il prana, che possiamo immaginare come un liquido energetico, mette in evidenza i punti di dissonanza nei corpi sottili della persona – non solo nel corpo fisico.
Questo attiva una risposta emozionale, e la persona inizia a “buttare fuori” ciò che era bloccato. È un processo di liberazione che porta alla guarigione anche fisica.
Ogni sintomo è un messaggio. Se impariamo ad ascoltarlo e risaliamo alle sue origini, possiamo scioglierlo davvero.»

Tornando a Marta: durante la sessione, sentivo forte l’anno 2018. Le ho chiesto: «Nel 2018 hai vissuto una crisi?».
All’inizio non ricordava. Poi, dopo dieci minuti di terapia, ha avuto un flash: «Nel 2018 mio marito si è laureato prima di me. È stato un colpo durissimo. Mi sono sentita una fallita.»

In realtà, era solo un evento tra tanti, ma nella sua mente ha avuto un impatto devastante.
Quel senso di fallimento aveva radici più profonde: una bassa autostima, una convinzione di essere sempre “indietro” rispetto agli altri.
Il marito forse non se n’è mai accorto. E nemmeno Marta, finché non lo ha rivissuto durante il trattamento.

Il corpo memorizza il disagio.
Nel suo caso, il senso di inadeguatezza si era cristallizzato nel bruxismo. Il corpo si accusa, si punisce. Ogni mattina si svegliava con dolori alla mandibola, al trigemino, al collo… ma non aveva mai collegato tutto questo a quella ferita interiore.

Ecco perché ti invitiamo, se hai un problema fisico ricorrente, a porti una domanda semplice ma potente:
“Quando è iniziato questo sintomo?”
E poi chiediti: “Cosa stava succedendo nella mia vita in quel momento?”
Magari una relazione, un lutto, un fallimento personale o professionale. Spesso lì si nasconde l’origine del blocco.

Questo è il primo passo verso una vera guarigione: riconoscere e integrare le esperienze che ci hanno ferito.

Consigli finali

Rifletti sul significato della tua malattia e poniti le domande di cui ti abbiamo parlato. La malattia vuole comunicarti qualcosa ed è tua responsabilità ascoltare e decodificare questa comunicazione se vuoi tornare in salute.

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